Perché biologico? Perché meno bombardato da additivi e antibiotici, ecco perché. Il salmone, purtroppo, è uno dei pesci più inquinati dagli allevatori, ed è una delle specie ittiche che soffrono delle peggiori condizioni di vita durante l’allevamento. Il vero salmone, quello che risale i fiumi e fa quello che madre natura comanda di fare, è quello che in commercio è noto con il nome di salmone selvaggio, ma è praticamente impossibile trovarlo fresco. Lo si può acquistare in versione affumicata, che è ottima, ma se ogni tanto vogliamo mangiare salmone fresco, vi sconsiglio quello comune: meglio optare per il biologico, che è stato meglio alimentato e ha vissuto anche un po’ meno peggio.
Ingredienti per 4 persone
- 6 tranci spessi di salmone biologico
- 1 limone
- 1 mazzetto di finocchietto selvatico
Mettete i tranci in una teglia da forno coperta di carta speciale, irrorateli con il succo del limone (dopo averne prelevato la scorza), spolverizzateli con sale e pepe e lasciateli marinare un paio d’ore al fresco.
Cuoceteli poi in forno a 220° per 8 minuti, l’ultimo dei quali accendete il grill. Estraete il salmone dal forno, impiattatelo e cospargetelo con un trito di finocchietto e scorza di limone, passando anche un filo d’olio evo. Servite immediatamente.
etc.